CO: Collettiva di Scultura, Installazioni e VideoArt
A cura di Fiamma Fiermonte e Pietro Tornesello – In collaborazione con Takeawaygallery
Spazio EXP / Caffè delle Esposizioni
Via Nazionale 194a – Roma
Dopo il successo riscosso da Iperione, progetto di sculture, installazioni e performance musicali svoltosi nello Spazio EXP/Caffè delle Esposizioni nel febbraio del 2022, il duo curatoriale Pietro Tornesello e Fiamma Fiermonte in collaborazione con Takeawaygallery, propongono a un nuovo evento “ECO”, che ha come obiettivo quello di creare uno spazio nel quale più artisti di età e linguaggi diversi, potessero esprimersi liberamente con arte, musica e performance. Questa base di partenza ha avuto modo di concretizzarsi grazie all’opportunità che i curatori hanno avuto con gli artisti di allestire un’esposizione nella medesima location che ha permesso di sviluppare un progetto site-specific, dimostrando con la loro manualità e fantasia, come ogni singolo artista produca risultati diversamente spettacolari.
Subito all’entrata nel giardino, si presenta Homo di Massimo Rizzuto, una grande nuvola/universo installata al centro dello spazio esterno, realizzata con una rete metallica popolata di una umanità in miniatura. Gli omini in miniatura sono tutti bianchi con la testa di colore diverso, dove, una o più luci ruotano intorno come dei soli, dando vita ad uno spazio vorticoso di ombre, di diverse dimensioni che vanno in contrapposte direzioni e la diversità degli uomini rappresentata dalle teste colorate viene azzerata dalle danza delle ombre in una visione dell’umanità senza alcuna differenza, creando un vortice che si incrocia e si unisce a quelle dei visitatori che diventano parte integrante dell’opera installata; sempre nel giardino Bad Flowers di Alessandro Antonucci, un’installazione di materiali vegetali, cemento bianco e pittura, composta da diversi elementi, frutto di un lavoro su piante come le spighe di typha, le more di rovo, le canne palustri. Questi elementi fuoriescono dal suolo come se fossero fiori delle piante presenti sul posto, a creare una sorta di altra natura nella natura, un gioco, appunto, sui termini.