Prevalenza della celiachia in Italia
Gli autori dello studio sottolineano che si tratta di una delle prevalenze di malattia celiaca più alte al mondo e riportano alcuni studi analoghi condotti in altri paesi. In Svezia due screening su coorti con diverse date di nascita hanno mostrato una prevalenza di MC nei bambini in età scolare del 2,2 e del 2,7{feab5ae4d6f9fdb29e1a7a12d771a87cfbe741416ca3228443c873bd8fa1c842}. In un progetto di screening di massa eseguito in Finlandia all’inizio degli anni 2000 su bambini in età scolare si è riscontrata una prevalenza di MC dell’1{feab5ae4d6f9fdb29e1a7a12d771a87cfbe741416ca3228443c873bd8fa1c842}. In uno studio basato sulla popolazione condotto negli Stati Uniti su 22.277 partecipanti (bambini e adulti) dal 2009 al 2014, è stata riscontrata una prevalenza dello 0,7{feab5ae4d6f9fdb29e1a7a12d771a87cfbe741416ca3228443c873bd8fa1c842}.
Il problema della sottodiagnosi
Gli autori della ricerca evidenziano che anche in un Paese come l’Italia, che mostra “un’elevata consapevolezza sulla celiachia tra i medici di base e il pubblico in generale, un accesso facilitato agli alimenti senza glutine e un sostegno economico per i pazienti celiaci, ancora il 60{feab5ae4d6f9fdb29e1a7a12d771a87cfbe741416ca3228443c873bd8fa1c842} dei soggetti affetti da MC rimangono non diagnosticati.”
Carlo Catassi direttore della Clinica Pediatrica dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, che ha ideato lo studio, ha commentato:
oltre alla grande diffusione della celiachia in Italia lo studio ha rilevato anche un serio problema di sottodiagnosi. Il dato è preoccupante: solo il 40{feab5ae4d6f9fdb29e1a7a12d771a87cfbe741416ca3228443c873bd8fa1c842} dei casi ottiene una diagnosi di celiachia su basi cliniche. I medici prestano molta attenzione al minimo sospetto di celiachia, ma spesso i genitori non portano i figli dal pediatra, perché non rilevano sintomi particolari. Tra i primi campanelli d’allarme va considerata la familiarità per celiachia, la presenza di altre patologie autoimmuni, che spesso si manifestano nello stesso soggetto o in ambito familiare”.
Le strategie per aumentare le diagnosi
Nelle conclusioni gli autori dello studio sottolineano come lo scenario descritto da questa ricerca evidenzi “la debolezza della strategia di ‘individuazione dei casi’, per far emergere una quota più alta di casi di celiachia. L’approfondimento dei singoli casi di sospetta malattia appare insufficiente e il risultato di questa ricerca “suggerisce che dovrebbero essere implementati approcci alternativi, in particolare uno screening scolastico ben progettato, per offrire una diagnosi precoce e possibilmente prevenire complicanze a lungo termine di malattia celiaca.”