I dati cardiovascolari sono stati raccolti in quattro visite mediche con un esame clinico completo, effettuate tra il 1993 e il 2016. Circa un terzo (31,0{feab5ae4d6f9fdb29e1a7a12d771a87cfbe741416ca3228443c873bd8fa1c842}) degli adulti era in sovrappeso, il 7,9{feab5ae4d6f9fdb29e1a7a12d771a87cfbe741416ca3228443c873bd8fa1c842} era obeso e il 2,7{feab5ae4d6f9fdb29e1a7a12d771a87cfbe741416ca3228443c873bd8fa1c842} era sottopeso. L’età media degli adulti alla seconda visita era di 44,7 anni; l’età media del gruppo di adolescenti era di 15,2 anni. Lo stato di salute del cuore in relazione all’outcome di questo studio è stato valutato alla quarta visita.
Sulla base di teorie comportamentali consolidate, sono stati isolati tre atteggiamenti:
- alimentazione emotiva (emotional eating)
- alimentazione restrittiva (restrained eating)
- alimentazione da stimolo esterno (external eating)
Il mangiare emotivo (emotional eating) è la tendenza a mangiare troppo in risposta a stati emotivi negativi, come tristezza o ansia. Il mangiare esterno (external eating) è la tendenza a mangiare in risposta a segnali alimentari esterni, come l’odore del cibo, la presenza di cibo o di altre persone che mangiano indipendentemente dallo stato di fame e sazietà. Il mangiare restrittivo (restrained eating) corrisponde alla tendenza a limitare consapevolmente l’assunzione di cibo per controllare il peso.