La fame emotiva risulta associata a una maggiore incidenza di disfunzione cardiaca
Tra gli adulti, l’alimentazione emotiva era associata a un aumento del rischio del 38{feab5ae4d6f9fdb29e1a7a12d771a87cfbe741416ca3228443c873bd8fa1c842} di disfunzione diastolica (odds ratio, 1,38; P = 0,02), su un follow-up medio di 13 anni, e questa associazione era mediata dallo stress nel 32{feab5ae4d6f9fdb29e1a7a12d771a87cfbe741416ca3228443c873bd8fa1c842} dei casi. Inoltre la fame emotiva era positivamente collegata con una maggiore velocità dell’onda di polso carotideo-femorale (cfPWV-beta), che è un indicatore di rigidità delle arterie.
Tuttavia, nessuna delle tre tendenze del comportamento alimentare era associata a problemi cardiovascolari tra gli adolescenti. Inoltre, nessuna delle tendenze del comportamento alimentare era legata alla sindrome metabolica nel gruppo degli adulti.
Perché l’alimentazione emotiva può incidere sulla salute del cuore
Lo studio osservazionale dell’Inserm non permette di stabilire una relazione di causa effetto tra il rapporto psicologico con il cibo e il rischio cardiovascolare, tuttavia Nicolas Girerd, ricercatore dell’Inserm che ha partecipato allo ricerca, afferma:
potremmo aspettarci che i mangiatori emotivi consumino cibi ipercalorici, il che porterebbe a problemi cardiovascolari, ma questo dato non è emerso dallo studio. Una spiegazione è che abbiamo misurato l’apporto calorico medio e i mangiatori emotivi tendono ad abbuffarsi quando sono stressati e poi mangiare di meno. Quindi l’effetto “yo‑yo” potrebbe influenzare negativamente il cuore e i vasi sanguigni.”