Dormire bene, per chi vive con un cane o un gatto, è più difficile. Lo rivela uno studio osservazionale, che però non tiene conto del luogo di riposo degli amici a quattro zampe.
Vivere con un amico a quattro zampe è associato a una maggiore presenza di disturbi del sonno: è quanto emerge da uno studio osservazionale pubblicato su Human-Animal Interactions, che ha rilevato una correlazione tra il possesso di cani o gatti e una minore qualità del sonno (dei padroni).
SONNI DISTURBATI. I ricercatori hanno tenuto conto di altri fattori che potessero influenzare il sonno, come la razza, lo stipendio, l’età, il sesso e l’indice di massa corporeo dei volontari statunitensi coinvolti nella ricerca. La qualità del sonno è stata misurata tenendo conto di diversi parametri: avere un disturbo del sonno, addormentarsi con difficoltà, dormire meno di sei ore regolarmente, svegliarsi durante la notte o troppo presto la mattina, prendere pillole per dormire, russare e soffrire di crampi notturni alle gambe.
Avere un cane è risultato associato con un maggior rischio di soffrire di disturbi del sonno e, in generale, di avere difficoltà a dormire (rispetto a chi non ha animali domestici); avere un gatto invece è stato associato a una maggiore probabilità di soffrire di crampi notturni alle gambe.
DOVE DORMI, AMICO A QUATTRO ZAMPE? È importante sottolineare che la ricerca non ha analizzato dove dormissero cani e gatti: certo, sapere che un gatto o un cane che dormono sul letto del padrone ne disturbano il sonno è diverso che arrivare alla stessa conclusione sapendo che gli amici pelosi dormono nella loro cuccia in cucina. Secondo Lieve Van Egmond, ricercatrice del sonno della Uppsala Sleep Science Laboratory (Svezia), le associazioni rilevate dallo studio sono probabilmente legate al semplice possesso di un gatto o un cane, più che al fatto che ci si dorma o meno insieme. Lei stessa, in uno studio del 2021, era arrivata a conclusioni simili riguardo alla relazione sonno-gatto. Tuttavia, sottolinea, è importante condurre ulteriori studi per assicurarsi che non si tratti di una semplice coincidenza, ma di un’effettiva correlazione causa (possesso di animale) effetto (sonno disturbato).