L’abbazia di Westminster, scelta da Elisabetta II per i suoi funerali di Stato, fu fatta edificare a Londra da Edoardo III in cambio di un mancato pellegrinaggio in Terrasanta.
I funerali di re e regine d’Inghilterra si tengono, di norma, presso la Cappella di San Giorgio a Windsor. Ma Elisabetta II ha rotto con la tradizione: per la prima volta, dopo più di 250 anni, la cerimonia funebre di un monarca britannico sarà celebrata presso l’abbazia di Westminster – l’ultima fu quello di Giorgio II nel 1760. Elisabetta II, scomparsa l’8 settembre 2022, ha dunque scelto per l’ultimo saluto il luogo più sacro di Londra: l’abbazia che fu fatta edificare da Edoardo III, detto il Confessore (1002-1066), in cambio di un mancato pellegrinaggio in Terrasanta. Che cosa accadde?
IL RE E IL PAPA. Edoardo crebbe in esilio, ma giurò che, quando fosse riuscito a conquistare la corona d’Inghilterra, sarebbe andato in pellegrinaggio in Terrasanta. Non fu così: divenuto re il 3 aprile 1043, fu costretto a violare il voto a causa dei suoi impegni di governo. Chiese, quindi, a papa Benedetto IX una dispensa, che gli fu concessa in cambio della costruzione dell’abbazia di Westminster.
PROPRIETÀ DELLA CORONA. L’abbazia fu fondata su una precedente chiesa del VII secolo e consacrata il 28 dicembre 1065. Il suo attuale aspetto gotico si deve a re Enrico III, che la fece ampliare nel 1245. L’abbazia dipende direttamente dalla Corona (del resto, il sovrano inglese è anche capo della Chiesa anglicana). La prima incoronazione avvenuta qui fu quella di Guglielmo il Conquistatore nel 1066, ma da allora si sono celebrate molte altre incoronazioni e 16 royal weddings.