Moschino e Jeremy Scott, un sodalizio unico
Linee che gli valgono persino una mostra dedicata al Dallas Contemporary, oltre che il plauso da un lato del pubblico (e delle vendite), dall’altro di celebrity (e red carpet). E la collaborazione con H&M a novembre 2018, tra le più ricercate all’epoca. Al 2022 risale il coffee table book firmato con Assouline che celebra i suoi 10 anni alla casa di moda.
Nelle ultime sfilate, una rilettura più profonda dell’archivio e diversi richiami al mondo dell’arte: basti pensare a quello che passa alla storia come il suo ultimo show per Moschino, quello per l’Autunno-Inverno 2023/2024, incentrato su completi anni ’80 con dettagli che sembravano sciogliersi e gocciolare come gli orologi di Salvador Dalí, misto a influssi punk.
Le motivazioni dell’addio
Le motivazioni dell’addio di Jeremy Scott a Moschino restano inespresse. Anche se è facile pensare che siano da ricercare in una sorta di saturazione: proprio come accaduto per Gucci e Alessandro Michele, brand e stilista erano diventati ormai una cosa sola. Sui social oggi, Scott condivide uno scatto con Gigi Hadid versione sposa in occasione della sfilata Primavera-Estate 2019, e dichiara: «Dopo 10 anni lascio Moschino. Me la sono spassata creando abiti che vivranno per sempre. Sono grato per tutto l’amore e il supporto che ho ricevuto in questa decade. Ora che chiudo questo capitolo, non sto nella pelle di rivelare cosa ho in serbo per il futuro».